Chi vive tra le pietre di un muretto a secco?
I muretti a secco sono elementi caratterizzanti il paesaggio agricolo tradizionale, testimonianza storica di un agricoltura di sussistenza. I muri venivano realizzati sia per delimitare i confini tra le diverse proprietà, sia per sostenere terrazzamenti da coltivare, quando ogni fazzoletto di terra coltivabile assumeva importanza vitale per le famiglie di montanari bellunesi. Questi manufatti, indirettamente, hanno anche oggi un’importante ruolo di contrasto al dissesto idrogeologico e un alto valore naturalistico. Gli interstizi tra le pietre rappresentano infatti lo spazio vitale per molte specie di animali, tra cui piccoli insetti, ragni, chiocciole, rettili, anfibi, micromammiferi, e vedono lo sviluppo di piccole e grandi specie vegetali, tra cui molte di flora minore come felci, muschi e licheni, ottimi indicatori della qualità ambientale di questi luoghi. Tra il paese di Sossai e il Troi del Mut, un gruppo di volontari locali ha deciso in questi anni di adoperarsi per il ripristino degli antichi terrazzamenti, un tempo coltivati da un uomo conosciuto come “El Mùt”, donando alla comunità e a tutti i visitatori un suggestivo percorso naturalistico, dove saltuariamente vengono organizzati anche spettacoli teatrali all’aperto con bellissimi concerti, dando voce a questo laborioso contadino del passato da ricordare ancor oggi.